Coronavirus, al via le vaccinazioni per il personale sanitario.
Clinica Sanatrix.
[image src=\”/wp-content/uploads/2020/04/admin-ajax.png\” border=\”0\”]Come da disposizioni interne e nazionali, sono partite le vaccinazioni di tutto il personale
interno, operatori sanitari e non.
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Testo
Noi della Clinica Sanatrix, da sempre attenti alla salute dei cittadini, stiamo portando avanti un programma di Vaccinazioni Personale Clinica Sanatrix al fine di tutelare i nostri operatori sanitari e tutti coloro che ne entrano a contatto, rendendo la Clinica un luogo sicuro per chiunque abbia necessità di cure.
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Testo
I tempi per il completamento della vaccinazione di tutto il personale dipenderà dalla disponibilità del vaccino, ma siamo fiduciosi.
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Testo
Il Piano di vaccinazione anticovid-19 procederà fino a coprire tutto il Territorio Italiano seguendo le linee strategiche dettate dal Ministero della Salute e di seguito riportate:
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Link MinSalute
Piano Vaccini Anti-Covid Min. Salute
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Sottotitolo
Cosa prevede il Piano strategico vaccinazioni anticovid-19 è qual è l’obiettivo della campagna vaccinale.
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Testo
L’obiettivo della campagna di vaccinazione della popolazione è prevenire le morti da COVID-19 e raggiungere al più presto l\’immunità di gregge per il SARS-CoV2. La campagna Vaccinazioni Personale Clinica Sanatrix è partita il 27 dicembre in forma dimostrativa in Italia ed Europa con il vaccine day e in modo effettivo il 31 dicembre 2020, dopo l’approvazione da parte dell’EMA (European Medicines Agency) del primo vaccino anti COVID-19. Dopo una fase iniziale, che dovrà essere limitata, per il numero di dosi consegnate, essa si svilupperà in continuo crescendo secondo il Piano strategico approvato dal Parlamento il 2 dicembre 2020. I vaccini saranno offerti gratuitamente a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccino e della loro disponibilità.
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Sottotitolo
I punti fondamentali del Piano.
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Testo
1. vaccinazione gratuita e garantita a tutti.
2. oltre 215 milioni di dosi disponibili in base agli accordi stipulati, e dopo autorizzazione dell\’EMA e dell\’AIFA (stima aggiornata al 30 dicembre 2020) 3. 27 dicembre 2020, inizio vaccinazione in Italia ed Europa (Vaccine Day).
4. identificazione delle categorie da vaccinare con priorità nella fase iniziale a limitata disponibilità dei vaccini: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani
5. logistica, approvvigionamento, stoccaggio e trasporto, di competenza del Commissario straordinario.
6. governance del piano di vaccinazione, assicurata dal coordinamento costante tra il ministero della Salute, la struttura del Commissario straordinario e le Regioni e Province Autonome.
7. sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione.
8. farmacosorveglianza e sorveglianza immunologica per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso di tutta la campagna di vaccinazione e la risposta immunitaria al vaccino.
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Sottotitolo
Le categorie prioritarie nelle fasi iniziali.
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Testo
– Operatori sanitari e sociosanitari. Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati accreditati, hanno un rischio più elevato di essere esposti all\’infezione da COVID-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario.
– Residenti e personale dei presidi residenziali per anziani. Un\’elevata percentuale di residenze sanitarie assistenziali (RSA) è stata gravemente colpita dal COVID-19. I residenti di tali strutture sono ad alto rischio di malattia grave, a causa dell’età avanzata, la presenza di molteplici comorbidità e la necessità di assistenza per alimentarsi e per le altre attività quotidiane.
– Persone di età avanzata. Un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull\’età aumenti la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità e disabilità aumenta con l\’età. Pertanto, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una priorità per la vaccinazione.
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