L’Unità di Chirurgia Ortopedica di Clinica Sanatrix assicura la terapia conservativa e chirurgica delle malattie e degli infortuni dell’apparato locomotore (ossa, tendini, legamenti) mediante tecniche innovative e mininvasive.
L’Unità di Chirurgia Ortopedica di Clinica Sanatrix assicura la terapia conservativa e chirurgica delle malattie e degli infortuni dell’apparato locomotore (ossa, tendini, legamenti) mediante tecniche innovative e mininvasive.
La clinica usufruisce di esperti nel settore che hanno esperienza pluriennale in ambito sportivodilettantistico e professionistico. Con attrezzature all’avanguardia possono essere effettuati routinariamente interventi di artroscopia per lesioni meniscali, cartilaginee e ricostruzioni legamentose con semitendinoso e gracile raddoppiati. Tali tecniche, all’avanguardia, consentono non solo risultati di ottimo livello, ma anche una riabilitazione rapida e poco dolorosa che potrà essere seguita dallo staff riabilitativo della stessa.
Il personale medico vanta esperienza ventennale sulla protesizzazione e riprotesizzazione del ginocchio, con risultati eccellenti grazie all’utilizzo di protesi con componenti mobili. Queste protesi consentono ottimi risultati in più del 95% dei casi con un follow up di 19 anni. La deambulazione con bastoni canadesi può essere ripresa in seconda giornata postoperatoria, e la funzionalità del ginocchio viene completamente restaurata per una normale vita di relazione.
Non ultimi, per importanza sono gli interventi di riallineamento degli arti inferiori . Il nostro staff esegue interventi di osteotomia per la correzione del ginocchio valgo e del ginocchio varo. Questi sono interventi che tendono a ristabilire il carico in maniera simmetrica sul ginocchio , evitando così dolorosi sovraccarichi e precoci evoluzioni artrosiche dell’articolazione. Per alcuni interventi, quali osteotomie ed artroprotesi di ginocchio , vengono utilizzati sistemi navigati che consentono la pianificazione e la realizzazione dell’intervento con estrema precisione.
Le fratture dell’anca, come noto, sono eventi gravi delle persone anziane. I risultati del trattamento chirurgico risentono della tempestività e dell’accuratezza del trattamento scelto. La disponibilità dei reparti tutti assieme e dell’organizzazione delle sale operatorie consente non solo un rapido trattamento, ma anche l’utilizzo di una nuovissima sala operatoria dedicata a questi interventi, in grado di ospitare in ampi spazi, le complesse attrezzature necessarie per le sintesi con chiodi e artprotesi quando risulti indispensabile le sostituzione della testa femorale.
Gli interventi di elezione di artroprotesi vengono effettuati con tecniche miniinvasive, con risparmio dei tessuti nobili dell’anca e utilizzo di protesi con risparmio del tessuto osseo. La deambulazione, con queste tecniche può essere ripresa sin dalla seconda giornata postoperatoria.
Intervento Mini Invasivo con metodica AMIS (anterior minimally invasive surgery)
La via anteriore di recente introduzione è una tecnica che oltre a essere mini-invasiva permette il rispetto della anatomia muscolare e tendineo dell’anca.
Questa tecnica presenta numerosi vantaggi. Si tratta di una tecnica che prevede una incisione di 8-10 cm in regione anteriore all’anca. A differenza di altre tecniche non si tagliano muscoli o tendini, essi vengono separati e protetti mediante divaricatori, tutto ciò determina minori perdite di sangue, durante o dopo l’intervento, recuperi più brevi, minor dolore, assenza di calcificazioni o zoppie, ma soprattutto rischi di lussazione quasi zero.
Se i valori di emoglobina pre-operatori sono normali il rischio di trafusione è del 10%.
La fisioterapia, necessaria dopo un intervento di questo genere, è più semplice e molto più breve.
A 30 gg il paziente è in grado di fare pressoché ogni cosa, è autonomo, in grado di fare scale, guidare l’auto e brevi passeggiate. Praticamente una vita normale.
Il rischio di lussazione, complicanza temibile nelle altre tecniche, è ridotta quasi a zero grazie al risparmio dei muscoli e della capsula articolare. Rimangono così intatte le barriere attorno all’anca che si oppongono alla lussazione. Pertanto si concede al paziente, nel post-operatorio, ogni movimento. Il paziente, se lo desidera, può dormire sul fianco operato già da pochi giorni post operatori. Non deve utilizzare contenzioni, alza water, calza scarpe o tutti quegli accorgimenti o presidi necessari nelle altre tecniche.
Si tratta però di una tecnica difficile con una curva di apprendimento lunga, e come in tutte le tecniche mini-invasive, con la possibilità di complicanze elevata. Studi hanno dimostrato che sono necessari almeno 100 interventi, in un periodo relativamente breve, per ridurre queste complicanze. E’ necessario pertanto seguire corsi appositi per conoscere ed imparare adeguatamente questa tecnica.
E’ necessario inoltre avere strumentario e protesi dedicate, personale di sala operatoria appositamente istruito.
Questa tecnica dà al paziente e al chirurgo notevoli soddisfazioni. Il paziente recupera in modo talmente rapido che spesso gli si deve ricordare di aver subito un intervento importante. Il chirurgo vede i risultati e prosegue con entusiasmo la sua formazione.
Presso la nostra casa di cura opera con questa tecnica un’equipe chirurgica con pluriennale esperienza (più di 500 casi trattati), in grado di trattare ogni tipo di paziente affetto da coxartrosi primaria o secondaria .
Lo staff dei nostri specialisti nasce con l’inizio dell’artroscopia negli anni 80. La pluriennale esperienza, sviluppata nei differenti campi dell’ortopedia, consente facilmente realizzabili interventi sul ginocchio e sulla spalla. La ricostruzione del crociato anteriore coi tendini del semitendinoso e gracile viene effettuata con tecniche originali sviluppate nel corso degli anni, con incisioni limitate ed estrema precisione.
Le artroscopie per il trattamento di lesioni meniscali e cartilaginee vengono effettuate come intervento di routine con una notte di ricovero. Le artroscopie di spalla prevedono il trattamento dei tendini della stessa con tecniche completamente artroscopiche e ricovero di una notte.
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